Titolo della performance :
2’943’360’000
Due miliardi novecentoquarantatré milioni trecentosessantamila.
Two billion nine hundred forty three million three hundred sixty thousend.
Breve frase che riassuma l’essenza della performance
Amplifico e vivo il mio battito cardiaco, esplorandone la vulnerabilità, la forza,
la tenerezza e la sua verità.
Cosa voglio esplorare? Temi, idee, emozioni che intendo evocare, affrontare
Voglio scoprire, indagare decifrare il ritmo del mio cuore e amplificarlo, entrando nei suoi moti di contrazione ed espansione, percepire il suo pulsare traducendone i moti della vita.. vulnerabilità, forza, tenerezza, paura, dolore.. innocenza.. il cuore vero, il cuore nudo.
Ascoltare fino a diventare io stessa il cuore, attraverso il mio corpo il respiro, la danza; connettendomi a una visione più ampia universale: il cuore umano ..
Desidero esprimerne i limiti: L’inizio, la fine. Il primo e l’ultimo battito. Il limite che racchiude l’infinito che è la nostra vita.
Perché è rilevante ? Qual’è il messaggio, la domanda la provocazione che voglio lasciare al pubblico?
Perché il nostro tempo è limitato.
Il mio cuore come il tuo, batte. E come il tuo, un giorno si fermerà.
Cosa vogliamo fare di questo tempo che ci è dato di vivere?
Cosa vogliamo fare del tempo che ci rimane?
Qual è l’esperienza per lo spettatore? Come il pubblico verrà coinvolto e cosa proverà
Desidero conivolgere lo spettatore, guardandolo, stabilendo con lui una connessione, offrendogli parte di me, cioè del mio cuore, oppure negandomi. Nascondendomi ritraendomi.
O essendo semplicemente presente a me stessa. Vorrei agire come uno specchio: mostrandomi nell’apertura del gesto, anche lo spettatore sentirà il suo cuore dischiudersi, vedendomi triste il suo petto si riempirà di tristezza.
Vorrei che il publico si trovi come me a confrontarsi con la finitezza della vita, che espressa in numeri, i numeri dei battiti di una vita media, ( ho calcolato una vita di 80 anni) diviene qualcosa di estremamente concreto e reale.
Non più un concetto astratto, ma qualcosa di misurabile. Un conto alla rovescia, preciso e ineluttabile.
Miliardi di battiti ci vengono concessi fin dall’inizio, nel silenzio del grembo materno.
Il cuore comincia a formarsi e a pulsare già tra la quinta e la sesta settimana di gravidanza.Alla metà di una vita media, ce ne restano ancora circa un miliardo e mezzo.
Fino ad arrivare all’ultimo numero.
Uno.
